martedì 16 giugno 2015

Accogliere un cane in casa, ecco come!



Un nuovo componente sta per aggiungersi in famiglia! L’arrivo di un nuovo cucciolo è sempre un momento di fest, ma anche di apprensione. Saprà adattarsi alla nuova casa? Crescerà sano e felice?

Le domande che si presentano sono molte: vediamo alcuni consigli e info utili per rendere semplice il suo arrivo e gradevole la sua permanenza.

L’arrivo

Se avete già scelto il nome del vostro cucciolo usatelo sin dall’inizio per rivolgervi a lui. Non utilizzate mai il suo nome associato a un rimprovero o una minaccia: così eviterete che, col tempo, il cane scappi anziché accorrere al vostro richiamo.Anche se vi farebbe piacere poter avere il vostro cucciolo sempre al vostro fianco, magari a dormire sul letto o sul divano, dovrete invece destinargli subito una cuccia, uno spazio tutto suo, dove potrà restare tranquillo.

La cuccia

Di solito la prima notte è la più difficile per un cagnolino, ed è anche quella che troppo spesso fa arrendere chi, senza pazienza, decide subito che il cane non è in grado di adattarsi. Bisognerà escogitare alcuni accorgimenti per impedirgli di sentirsi solo e spaventato.

La cuccia non deve mai essere un luogo di punizione, ma un rifugio piacevole dove sentirsi protetto. Non mandatelo mai a cuccia dopo averlo sgridato. Per i primi tempi lasciate nella cuccia un indumento che conservi il vostro odore: il cucciolo si sentirà confortato. Anche il ticchettio di una sveglia, avvolta in un asciugamano, gli farà compagnia nelle ore notturne. Lasciategli un gioco adatto alla sua età, che lo aiuti a sviluppare i denti.

L’alimentazione

A parte l’uso di alimenti corretti e appositi per i cani in crescita, vi sono alcune norme che riguardano il pasto del cucciolo che è importante seguire fin da subito. I cuccioli mangiano 3-4 volte al giorno, ma questo non significa che debbano avere il cibo sempre a disposizione! Date il cibo a orari regolari, lasciate la ciotola per 15 minuti e poi ritiratela, anche se il cane non ha mangiato tutta la razione. Eventualmente, in caso di cani molto piccoli, anticipate l’ora del pasto successivo ma non lasciate il cibo a disposizione per ore. Distanziate di almeno un’ora il pasto del cane dal vostro. Non date bocconcini dalla tavola per nessuna ragione e cercate di non guardare il cane mentre mangia.

Meglio evitare di appoggiare la ciotola mentre il cane vi sta saltando addosso… se si agita troppo aspettate qualche minuto fingendo di nulla. L‘ideale è che il cucciolo impari a sedersi per avere la ciotola del cibo!

Come educare un cucciolo a fare i bisogni

Insegnare al proprio cagnolino a fare i bisogni fuori di casa non è un’impresa da poco. Prima di tutto, c’è da sapere che, così come un neonato, anche il cucciolo non ha la capacità di trattenersi. Spetta dunque al suo padrone insegnargli dove può fare pipì e dove invece proprio non può.

E’ importante portare fuori il cagnolino nei momenti in cui si presume ne abbia più bisogno. Fargli fare una passeggiata al risveglio, dopo i pasti, dopo il gioco o dopo aver bevuto, può facilitare l’apprendimento. Quanto più il cucciolo sporcherà fuori casa, tanto più semplice sarà per lui apprendere la cosa. L’evacuazione è un comportamento indispensabile e naturale, per questo motivo sgridare il cane quando fa i bisogni sul pavimento può generare in lui solo molta confusione. E’ bene tener presente che spingere il muso del cucciolo nelle proprie urine, picchiarlo o spaventarlo non solo non farà ottenere dei risultati, ma porterà solo il cane a diffidare del proprietario.

Invece è importante premiarlo con un biscottino ogni volta che fa i bisognini all’aperto.

Come salvare i mobili!

Il cucciolo ha bisogno di ‘mordicchiare’, è una necessità fisica e comportamentale. Per evitare che prenda di mira i mobili o che si impossessi di oggetti che potrebbero risultare pericolosi occorre proporgli le cose adatte e dissuaderlo dal volgere la sua attenzione ad altro. È un’ottima idea tenere una scatola dei giochi che non sia a disposizione del cucciolo in modo da avere sempre sottomano qualcosa che, dal suo punto di vista, sia prezioso. I cani sono particolarmente interessati a ciò che non possono avere!

Lasciate un paio di oggetti a disposizione del cucciolo, alternandoli tutti i giorni con altri sempre diversi. Se il cucciolo comincia a mordicchiare un mobile dite un “NO!” secco, chiamatelo a voi e poi dategli qualcos’altro da mordere, magari tolto dalla magica scatola dei giochi.

Collare e guinzaglio

Il cucciolo dovrebbe portare un collarino morbido fin dai primi giorni.
Meglio se di nylon, di stoffa o di morbidissima pelle. Il guinzaglio andrebbe stretto in modo da non creare fastidi di alcun genere e non impigliarsi o sfilarsi facilmente (tra collare e collo dovrebbe passare un dito). La prima volta che il cucciolo metterà il collare ne sarà infastidito e quindi procedete gradualmente, lasciandolo per pochi minuti mentre gioca o mangia. In seguito si potrà aumentare il lasso di tempo in cui viene indossato.

La stessa gradualità va usata col guinzaglio. Se il cucciolo si blocca quando il guinzaglio si tende, chiamarlo con dolcezza e premiarlo se si avvicina al nostro fianco. Progressivamente applicare il guinzaglio all’esterno, partendo dai luoghi più familiari (giardino, pianerottolo, strada davanti a casa). Naturalmente occorre portare fuori il cane fin primi giorni, quando arriva nella sua nuova famiglia, e quindi non si può aspettare che impari a seguire. Per questo è consigliabile l’uso dei guinzagli estensibili che consentono libertà di movimento e controllo allo stesso tempo.

Le prime passeggiate

È molto importante che il cucciolo si abitui fin dai primi giorni a vedere persone diverse e a fare varie esperienze. Occorre però rispettare i tempi e le attitudini del cucciolo. In generale è bene che i cani vengano lasciati liberi di interagire e non bisogna spaventarsi se qualche soggetto adulto ringhia a un cucciolo un po’ impertinente. L’educazione impartita ai cagnolini da soggetti adulti della stessa specie contribuisce alla crescita armoniosa e all’adattamento per la vita futura. Le passeggiate devono anche servire ad abituare i cuccioli ai rumori del traffico, ai bambini, a persone vestite in modo diverso e che si muovono in modo diverso.

Consigli per educare il proprio cane

Come si educa un cane? In che modo si stabilisce un rapporto uomo-padrone?
I cani, come i loro antenati lupi, sono animali sociali e gerarchici: questo significa che tendono a vivere in gruppo, e all’interno di questo gruppo stabiliscono una gerarchia.
Nel caso del cane che vive in famiglia, il gruppo è costituito da tutti gli elementi della stessa, per questo nella scala gerarchica tutti i membri dovrebbero essere dominanti nei confronti del cane in modo da ottenere l’obbedienza. Normalmente il cane, trovandosi in posizione di inferiorità rispetto all’uomo, può obbedire spinto da motivazioni differenti:

Per imposizione: quando il cane si sottomette al padrone perché teme la sua ira ed esegue gli ordini malvolentieri come risposta di difesa passiva. E’ la forma peggiore.

Per inibizione: il cane inibito accetta l’autorità indipendentemente dai meriti o dalle qualità del padrone. Esegue gli ordini di tutti gli umani in modo approssimato con la coda fra le gambe e soffre le richieste del padrone al di la delle sue intenzioni e dal tono di voce.

Per convenienza: quando il cane, al fine di raggiungere uno scopo accetta la supremazia del padrone come mezzo per ottenere un profitto. Dimostra partecipazione nei momenti di bisogno, rifiutando l’autorità del padrone quando questi non è necessario al suo benessere.

Per praticità: quando il cane accetta di buon grado l’autorità del padrone in quanto riconosce in lui la figura protettiva del capo branco. In tal caso il cane esegue gli ordini diligentemente perché così facendo risponde degnamente al suo ruolo, contribuendo a mantenere saldo l’equilibrio sociale del gruppo.
Questa è da considerarsi la forma migliore dove padrone e cane si intendono rispettandosi a vicenda.

Un buon padrone è protettivo e attento alle esigenze del proprio cane, ed è in grado di educarlo con opportuna intransigenza e coerenza: se un’azione non è ammessa, bisogna che sia sempre proibita.

Accogliere un cane adulto

Prestate molta attenzione ai suggerimenti che l’organizzazione dalla quale adottate il cane vi da in merito al suo addestramento e alla sua gestione – hanno una grande esperienza se si tratta di assicurare una buona sistemazione e un buon adattamento, con voi e con la casa.

I cani adulti possono necessitare di tempo per abituarsi al nuovo gruppo, prima di mostrarsi come sono veramente. Cambiare casa può essere un’esperienza traumatica: preparate una zona tranquilla in casa, dove il nuovo arrivato può sentirsi sicuro, con una coperta o un cuscino e le ciotole per acqua e cibo. Questo da al cane un posto dove rifugiarsi se si vuole isolare.

Se dovete presentare un cane adottato ad un altro cane adulto, non andranno d’accordo immediatamente. Lasciate che si conoscano piano piano, dando sempre al cane “locale” molte attenzioni, in modo che non veda il nuovo arrivato come una minaccia. Per facilitare lo spostamento in una nuova casa, è meglio mantenere il cibo al quale il cane era abituato prima che voi lo portaste a casa – è una cosa in meno alla quale abituarsi. Se decidete di cambiare marca, cercate di farlo più dolcemente possibile, poiché i cani sono spesso sensibili ai cambiamenti nella dieta. E’ normale che inizialmente il cane mostri qualche problema allo stomaco.


                        

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