martedì 14 luglio 2015
Ammazza i tre cani dell’affittuario moroso
CORDIGNANO La coppia a cui aveva dato in affitto il suo appartamento non pagava oramai il canone da alcuni mesi: avevano perso il lavoro. Per vendetta ha pensato bene di avvelenare i loro tre cani. La protagonista di questa vicenda è Anna Castellano, classe 1956, di Salerno, finita a processo, con l’accusa di aver avvelenato Tommy, un pitbull di 4 anni, Puppy e Bubu, due meticci di due e un anno, per vendicarsi dei ritardi nel pagamento del canone. La donna è stata condannata a sei mesi di reclusione, pena sospesa, la quantificazione dei danni verrà stabilita in sede civile, 4.650 euro da versare per le spese di costituzione di parte civile.
Ma soprattutto il giudice ha stabilito l'invio degli atti al pubblico ministero per perseguire tre testimoni della difesa che, sotto giuramento, avrebbero raccontato il falso per scagionare l'imputata. La denuncia depositata ai carabinieri dalla coppia proprietaria dei tre cani (che ha deciso di costituirsi parte civile, rappresentata dall’avvocato Giovanni Maccarrone) risale al 2008. Un dolore, quello della perdita dei tre animali, ancora molto sentito dalle parti offese: quando il giudice Leonardo Bianco ha pronunciato la sentenza, ieri in aula, la donna si è lasciata andare in un pianto liberatorio. Secondo la denuncia penale presentata ai carabinieri la donna quel 22 dicembre era stata vista lanciare qualcosa nel loro giardino. Pochi minuti dopo, la coppia aveva visto Tommy, Puppy e Bubu contorcersi a causa dei dolori lancinanti provocati dal veleno. La corsa dal veterinario era stata inutile: erano morti tutti e tre.
L’autopsia aveva poi confermato che la causa della morte era stata un avvelenamento. Immediata la denuncia ai carabinieri: ieri, in tribunale a Treviso, è andato in scena il processo che vede la donna unica imputata per la morte dei tre cani. Anche ieri in aula la difesa ha ribadito che quel 22 dicembre del 2008, data dell’avvelenamento, la donna sarebbe stata in Campania, ospite da alcuni parenti. La coppia proprietaria dei cani sostiene invece che i rapporti con la padrona di casa si fossero deteriorati a causa dei ritardi nel pagamento dell’affitto.
È stato chiamato a testimoniare anche un amico dell’imputata che, al giudice, ha ribadito che quel giorno la donna si trovava in Campania. Una testimonianza che il giudice però non ha ritenuto attendibile, stabilendo la condanna per la donna oltre al risarcimento dei danni.
Fonte:La Tribuna Treviso
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