sabato 30 maggio 2015
Bernini dei 5 Stelle: "Vi spiego io la storia del canile-lager"
Ai sensi della Legge sulla stampa e dopo la pubblicazione dell'articolo: "La strana storia del canile messo alla gogna dai grillini", riceviamo la richiesta di Paolo Bernini, parlamentare di M5s, di pubblicare la sua ricostruzione dei fatti della medesima vicenda. Cosa che facciamo. Di seguito il testo che ci ha inviato Bernini.
Si è svolto un altro blitz del portavoce parlamentare Paolo Bernini coadiuvato dal Presidente di EITAL Antonio Colonna presso un rifugio canile/gattile privato di Castelbaldo in provincia di Padova.
La struttura, dal 2007, non è mai stata autorizzata ufficialmente nonostante alcune ispezioni della Asl competente non avessero rilevato alcuna problematica e nonostante anche il sindaco – che, per legge, è la massima autorità sanitaria sul territorio - fosse pienamente a conoscenza dell’esistenza del canile-gattile degli orrori.
Al suo interno oltre 100 gatti e 50 cani che la veterinaria presente al blitz, (da sottolineare che è sempre molto difficile trovare veterinari disponibili che ci mettono la faccia) nominata quindi ausiliario di polizia giudiziaria, ha definito in precarie condizioni di salute e per oltre il 40% degli animali ha previsto necessari interventi di urgente ospedalizzazione.
Nella struttura sono stati rinvenuti: cani e gatti agonizzanti, altri infestati da piaghe e parassiti, rinchiusi in container sporchi e malsani, pieni di escrementi e urine, animali affetti da malnutrizione diffusa e condizioni di tremendo abbandono. E’ stata rilevata inoltre la presenza di numerosi cadaveri di cani e gatti all’interno di 3 congelatori.
“A seguito di una dettagliata segnalazione siamo intervenuti in questa struttura che, per le sue caratteristiche e per quanto è stato riscontrato dai carabinieri e dal veterinario, non esito a definire il canile-gattile degli orrori - dichiara il parlamentare pentastellato Paolo Bernini che prosegue: “La struttura e gli animali sono stati immediatamente posti sotto sequestro preventivo, grazie alla straordinaria azione del Comandante dei Carabinieri Valerio Caridi che ringrazio in modo particolare per la sua disponibilità e per l’azione tempestiva, agendo per quanto le normative vigenti prevedono, e consentendo di cristallizzare una situazione di grave emergenza sanitaria e dai numerosi risvolti penali e non solo a carico della gestrice.
Se questo ottimo coordinamento fosse di routine, probabilmente ogni situazione critica come questa sarebbe, come dovuto, assicurata alla Giustizia. Infatti, la struttura non ha alcuna autorizzazione né del Sindaco, né Asl, è quindi una struttura abusiva di cui però tutti erano a conoscenza. Ciò che è evidente è che le autorità competenti –secondo quanto la normativa prevede - non hanno agito come dovuto, ponendo quindi in essere una serie di comportamenti evidentemente omissivi e consentendo, in tal modo, che una persona presumibilmente affetta da disturbo del “collezionista” (grave disturbo ossessivo compulsivo) agisse in modo inaccettabile, anche grazie alla compiacenza di alcuni presunti pseudo-animalisti i quali affidavano alla signora i randagi.
Questo è un tipico esempio di come una buona normativa che – seppur migliorabile, come noi stiamo facendo grazie al mio staff tecnico con cui a breve presenteremo le proposte di revisione e aggiornamento della legge 281/91 “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”- è completamente disattesa proprio da chi ha il compito di applicarla, con la compiacenza di associazioni pseudo animaliste e protezioniste.
E’ il sistema che vige in Italia e che con il mio staff abbiamo intenzione innanzi tutto di dimostrare, a fronte del Ministero della Salute che continua a negare l’esistenza di una reale emergenza per il mancato rispetto dei basilari principi di benessere animale (dagli allevamenti di maiali ai canili) e soprattutto abbiamo intenzione di smantellare per sempre, pretendendo che le buone leggi che ci sono siano applicate e che i fondi pubblici siano investiti correttamente: per la tutela degli animali, per sviscerare le collusioni a vari livelli e che consentono alla malavita organizzata di arricchirsi per la gestione di canili lager, per smascherare alcune associazioni di tutela e animaliste ( o pseudo tali) che hanno tutto l’interesse a che questa situazione di caos prosegua e che gli obiettivi della norma non siano mai raggiunti. Tutto sulla pelle degli animali.
Non abbiamo più bisogno di un certo pietismo pseudo animalista, non giova alla causa e soprattutto diventa complice di queste situazioni inaccettabili. Abbiamo bisogno di esperti, di tecnici, di veterinari e di personale professionalizzato, tutti dall’elevato senso etico e che siano in grado di gestire un fenomeno che nel nostro Paese è e rimane una “piaga maleodorante” e uno scandalo, proprio perché le norme non sono applicate e la collusione è evidente ad ogni livello. Nessuno escluso.
Gli animali del lager saranno ospitati presso strutture già localizzate ma per cui sussiste l’esigenza di affidi familiari. Molti animali, in questo momento, sono condotti presso cliniche veterinarie e avranno bisogno di terapie e di una nuova prospettiva di vita. Per questo chiedo di far pervenire le richieste di affido che saranno adeguatamente vagliate all’email: sos.animali.5stelle@gmail.com
Paolo Bernini
Fonte: QN
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