venerdì 29 maggio 2015

CANE ABBANDONATO NEL LETTO DI UN TORRENTE: «VENTI GIORNI SENZA CIBO E ACQUA»



Antonietta Torelli (Arca di Noè) punta il dito contro gli uffici comunali. Gli Amministratori si dicono all'oscuro di tutto: «Provvederemo»

Venti giorni senza cibo e acqua, imprigionato nel letto del torrente Jana a valle del Convento di San Matteo. Tutto questo tra l’indifferenza delle istituzioni del posto che continuano ad ignorare il dramma di un cane da caccia un po’ avanti con gli anni, e per questo, forse, abbandonato dal suo stesso padrone.

«I funzionari del settore competente – bravi a ribadire che per gli animali non ci sono soldi -  non hanno avuto nemmeno la decenza di alzare il telefono e avvisarmi». A denunciare questa triste vicenda è Antonietta Torelli, presidente dell’Associazione “Arca di Noè” di San Marco in Lamis, sodalizio impegnato nell’offrire assistenza ai tanti trovatelli a quattro zampe abbandonati sul territorio comunale.

Ieri mattina, venuta a conoscenza di quanto si stava consumando a pochi passi dal centro abitato, Antonietta si è immediatamente recata sul posto per verificare di persona le condizioni di salute del cane: «E’ impaurito, debole e disorientato per tutto quello che ha passato» spiega con rabbia Torelli, appena reduce da un confronto con gli uffici “pilateschi” di Palazzo Badiale, «che pur sapendo da tempo hanno fatto finta di niente».

Rabbia, incredulità, dolore per tanta indifferenza: «Ma quel che è ancora più doloroso è il silenzio che circonda queste creature mentre sono vive. E se ciò arriva dalla cabina di regia di Palazzo di Città la cosa è ancora più grave. Questo è l’esempio di un paese ormai abbandonato a se stesso dove impera menefreghismo e inciviltà».

Intanto Jack è ancora nel letto del torrente in secca, confortato unicamente dalle amorevoli cure del presidente dell’Arca di Noè e dei suoi affiliati: «È ancora spaventato e non si lascia avvicinare, aspettiamo che acquisti fiducia e poi lo tireremo fuori».  

E anche se i cani non si recano alle urne «una delle prime cose di cui dovrebbe occuparsi la prossima amministrazione comunale è proprio quella di difendere gli animali dalla ferocia e dalla indifferenza degli uomini. È un problema etico e di civiltà», è l’auspicio di un cibernauta particolarmente attento al mondo degli animali.

Fonte: S.Marco in Lamis.eu

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