domenica 31 maggio 2015

Come insegnare al cane a non saltare addosso alle persone


Anche se lo fa per manifestare gioia o per giocare, il cane non deve saltare addosso alle persone. Ecco come fare per impedirgli di apprendere o perseverare con questo comportamento.

È un gesto amichevole, un saluto entusiasta del cane che ci fa sorridere quando è un cucciolo, ma che alla lunga può stancare o mettere in imbarazzo se diventa un’abitudine e viene usato con estranei. In effetti quello di saltare addosso è un comportamento di socializzazione spontaneo del cane, che però non fa molto onore a chi lo subisce.

Lo utilizzano soprattutto i soggetti adulti dal carattere dominante quando vogliono sottomettere l’oggetto delle loro attenzioni “affettuose”o i cuccioli quando vogliono socializzare (foto) e sanno di non avere intorno un capo che li controlli. Diciamo, quindi, che nel cane con questa abitudine è evidente la convinzione di essere un po’ più su nella gerarchia del branco o comunque di potersi permettere certe libertà. Va da sé che indipendentemente dalla dimensione e dai motivi che gli hanno indotto questa convinzione,

il cane non deve saltare addosso alle persone nemmeno quando è contento e vuole solo giocare o manifestare la sua gioia.

Per evitare di avere questo tipo di problema, che ha molto a che fare con l’autorità, basta fare in modo che il proprio cane non apprenda mai questo pessimo comportamento scorretto o che lo perda se l’ha già acquisito. Ecco come fare a seconda dei casi.

Come fare con il cucciolo

Evitate di enfatizzare le sue manifestazioni di gioia soprattutto se vedete che il cane risponde agitandosi ancora di più.
Ignoratelo o allontanatelo ogni volta che queste manifestazioni diventano eccessive.
Quando vi corre incontro per saltarvi addosso scansatevi all’ultimo per non favorirlo o cominciate a correre nella sua direzione come per travolgerlo: gli toglierete modo e spazio per farlo.
Evitate di accarezzarlo o di allungare le mani verso di lui quando ha le zampe anteriori staccate da terra: vi si aggrapperebbe.
Se ha già la tendenza a saltare addosso, cominciate a infastidirlo toccandogli col piede le zampe d’appoggio ogni volta che lo fa.
Siate coerenti e solidali in famiglia: tutte le persone che vivono con voi e con il cane devono avere ben chiaro in mente che non devono in alcun modo incoraggiare il cucciolo a saltare addosso nemmeno per gioco o per salutarlo.

Come fare con il cane adulto

Si procede come per il cucciolo, ma se il cane conosce i comandi “seduto” e “resta” avrete un’arma in più per fargli perdere l’abitudine:

Cercate di intuire quando sta per saltarvi addosso e all’ultimo scansatevi facendogli mancare l’appoggio delle zampe anteriori, dicendogli contemporaneamente “no”.
Se riesce a saltarvi addosso nonostante il tentativo di evitarlo, indietreggiate senza usare le mani in modo che ricada giù e dategli prima il comando “seduto” e quindi il “resta”.
Appena si siede correttamente premiatelo e lodatelo abbondantemente. L’ideale per i primi tempi sarebbe avere dei bocconcini a portata di mano almeno nelle occasioni in cui il comportamento ha più probabilità di manifestarsi come al rientro a casa di uno dei familiari, ad esempio.

           

AIUTIAMO NERONE A CORRERE


Nerone cane corso di circa 9 mesi trovato legato a un palo e' stato portato al rifugio di Gela(CL) dove ha vissuto fino a pochi giorni fa'.
Nerone e' un amore di cane di 43 kg affetto pero' da una grave displasia alle zampe posteriori e da vari problemi dovuti alla vita non facile che fino a oggi ha fatto,per questo motivo abbiamo deciso di pagargli un bel biglietto di sola andata per Roma,dove Mamma Maira e Papa' Ivan (volontari) con tanti sacrifici lo aiuteranno (speriamo) a correre veloce o almeno a correre.
Nerone oggi 20/02/2015 lo abbiamo portato per la prima volta in una clinica veterinaria (clinica Gregorio VII Roma) 
e' stato visto dall'ortopedico,dal neurologo e visitato accuratamente da un internista che gli ha fatto analisi del sangue e delle feci complete,lo ha trovato in uno stato di salute diciamo non in forma,e gia il primo risultato delle analisi delle feci ha riscontrato che Nerone purtroppo ha un brutto parassita da eliminare con una cura molto costosa che va ripetuta a cicli .
Abbiamo deciso quindi insieme ai veterinari di aspettare tutte le risposte delle analisi,cercare di rimetterlo in forma il piu possibile per poi fare una risonanza magnetica che ci aiutera a capire come procedere per intervenire sul grave problema alle zampe posteriori.
La strada sara' lunga e' sicuramente in salita, Nerone ha bisogno del vostro affetto ma anche del vostro aiuto economico ...per questo abbiamo deciso di aprire una Posetpay
(chi mi conosce sa' che non mi appartiene) per le spese mediche,spese che documenteremo con le fatture e la pubblicazione.
L'UNIONE FA LA FORZA ... NOSTRA E DI NERONE !!!!!!!!!

NERONE purtroppo Ha una GRAVE DISPLASIA alle zampe posteriori e una forma FORTE di ARTROSI alla zampa Anteriore ,ENTRO AGOSTO dovra' subire 2 OPERAZIONI alle zampe posteriori,1 a distanza dell'altra di un MESE.
Successivamente dovra' Operarsi anche a quella ANTERIORE per ricreare la giusta cartilagine .
CHE DIRE ..... ? SENZA PAROLE ALMENO PER OGGI ....
DA DOMANI RICOMINCEREMO A COMBATTERE 
Maira e Ivan 
Nerone ti amiamo .

numero postepay
4023 6009 0911 0597
Intestata a 
Maira Turriziani
Codice fiscale 
TRR MRA 69R43 H501S
Grazie a tutti ,una stretta di Zampa da Nerone ..

Evento Facebook Clicca QUI


Aumenta il numero dei cani avvelenati



Ieri mattina il numero dei cani avvelenati durante la notte era tre, poi, nel pomeriggio, si è appurato che, oltre ai cani avvelenati in pieno centro abitato, nelle campagne brattiroesi (e anche nelle campagne dei paesi limitrofi) ce ne sarebbero altri: cinque, sette, forse dieci o, addirittura, dodici. Il numero esatto forse non lo sapremo mai. Chissà quante povere bestie, dopo aver ingerito del cibo avvelenato, si sono defilate in qualche angolo del circondario agonizzanti, in attesa della morte.

Il killer (o i killer) pare abbiano fatto il giro della zona somministrando alimenti avvelenati, non solo ai cani che incontravano per strada ma anche, in certi casi, a cani che si trovavano in spazi recintati.

Forse – la mia è solo un’ipotesi – ad agire è stata una banda di ladruncoli che ha voluto “ripulire” le campagne dai cani che, semplicemente abbaiando, avrebbero potuto ostacolarli nella loro azione.

Sarebbe, a questo punto, considerando la gravità della situazione, che sul caso facessero delle verifiche le forze dell’ordine per individuare i responsabili.

Nell’attesa che si faccia luce sulla vicenda e che si dia un volto al colpevole o ai colpevoli, invitiamo tutti coloro che hanno dei cani a tenerli dentro casa; non è – infatti-  da escludere che le strade siano disseminate di bocconcini avvelenati.

Fonte: Marco Vallone

sabato 30 maggio 2015

Forasacchi: un pericolo estivo da non sottovalutare



Uno dei pericoli a cui maggiormente possono andare incontro i nostri amici animali nel periodo estivo sono i cosidetti forasacchi. Questi sono le ariste delle spighe di diversi tipi di graminacee. Possono sembrare innocue ma, in realtà, possono rappresentare un pericolo per il cane che non va sottovalutato e che in alcuni casi può portare anche alla morte dell’animale. In estate, infatti, i forasacchi diventano secchi e possono conficcarsi nella pelle o nelle mucose del cane durante passeggiate nei campi, nelle zone verdi o ovunque siano presenti queste graminacee. Una volta li i forasacchi si insinuano sempre più in profondità arrivando a scavare veri e propri tragitti fistolosi. Le localizzazioni più comuni e meno pericolose sono rappresentate da naso, orecchie, occhi e spazi interdigitali in quanto queste tre zone sono particolarmente esposte e permettono alle ariste di rimanere all’interno senza la possibilità di uscire a causa della loro particolare conformazione. Molto più pericolosa è invece la localizzazione polmonare, infatti il forasacco può attraversare il parenchima polmonare, bucare la pleura e migrare in tutto il corpo, la posizione finale più frequente solitamente sono i muscoli sottolombari. Possono rinvenirsi anche in altre localizzazioni come la mucosa orale, anale o vaginale.

SINTOMI

I sintomi dipendono molto dalla localizzazione del corpo estraneo. Se il forasacco si localizza a livello delle orecchie, avremo delle otiti con conseguente scuotimento della testa o forte grattamento. Se invece si trova negli spazi interdigitali, possiamo trovare una zampa gonfia, calda e dolente, con una zoppia che può essere di 1°, 2° o 3° grado e una fistola interdigitale dal quale esce materiale purulento. Gli starnuti invece caratterizzano la localizzazione della mucosa nasale, l’animale cerca attraverso questo gesto di espellere il corpo estraneo, spesso senza riuscirci. Può esserci anche presenza di sangue. Negli occhi invece il sintomo più frequente è una forte congiuntivite con possibile ulcere e quindi la presenza di scolo oculare che può essere chiaro o scuro.

Come abbiamo già accennato prima la localizzazione più pericolosa è quella polmonare. Spesso questa posizione è tipica dei cani da caccia, in quanto correndo spesso in mezzo ai campi a bocca aperta e respirando frequentemente possono andare incontro a questo. I sintomi si riferiscono a tosse che può scomparire nel momento in cui il forasacco migra fino ai muscoli sottolombari, qui formerà una sacca contenente pus che darà dolore all’animale. Nei casi più gravi durante la migrazione dal polmone ai muscoli sottolombari l’animale può anche venire a morte.

DIAGNOSI e TERAPIA

La diagnosi si basa sulla visione del forasacco e la terapia è quindi l’eliminazione del corpo estraneo. Alcuni cani molto mansueti permettono la rimozione del forasacco da orecchie, naso e spazi interdigitali anche da svegli ma nella maggior parte dei casi bisogna addormentare l’animale. Per la diagnosi polmonare è invece necessaria una vera e propria broncoscopia in anestesia e contemporanea rimozione. Nelle localizzazioni sottolombari è necessario invece l’intervento chirurgico coadiuvato dall’aiuto di un bravo ecografista.

Quindi in questo periodo dell’anno fate molta attenzione ai prati appena tagliati perchè l’insidioso forasacco è dietro l’angolo.

Fonte: VetClick

"SCUSATE, C'E' QUALCUNO PER ME?"



Vi presentiamo Gin... Legata ad un palo con i croccantini vicino almeno così la coscienza è pulita...
Bhe ovvio l'estate si avvicina e lei non può godersi la vacanza insieme alla sua " Famiglia "...
Gin ha circa 2 mesi è un incrocio fantasia, bella come il sole, con le macchie sul viso che sembrato disegnate, dolcissima e buona, sarà una futura taglia medio-grande, per il momento è in stallo ma non può rimanere lì per molto e rischia di finire in canile...
Quindi aiutateci a trovarle una famiglia che sarà disposta a condividere con lei anche le vacanze perché LORO SONO PER SEMPRE♡
Verrà affidata microchippata vaccinata con OBBLIGO di sterilizzazione al compimento dei 6 mesi, con compilazione del modulo conoscitivo e regolari controlli pre e post affido...

Per info: Francesca 3488784720 oppure Marina 3480349034


Canile di Lanuvio (RM)

AGGIORNAMENTO 29/05/15 ‪‎Caitlyn‬ il cane con nastro isolante avvolto intorno il suo muso




AGGIORNAMENTO 29/05/15 - Post precedente clicca QUI

‪‎Caitlyn‬ il cane con nastro isolante avvolto intorno il suo muso. Oggi abbiamo parlato con il chirurgo a Veterinary specialità cura dottor Henri Bianucci e Dr Klein Caitlyn fa meglio, oggi lei sta mangiando piccole porzioni di cibo umido e portare in giro la sua ciotola, che è un buon segno della sua salute mentale, lei subisce trattamenti iperbarico ogni dodici ore e sta ricevendo fluidi IV e antibiotici Caitlyn possono sottoporsi ad intervento chirurgico per rimuovere il tessuto necrotico, lingua e labbro all'inizio della prossima settimana. " Vi preghiamo di tenerla nelle vostre preghiere. ‪





AGGIORNAMENTO 30/05/15

Oggi ‪Caitlyn‬ ha ricevuto terapia laser per la sua lingua. Dr. Klein Veterinary Specialty Care spera di tornare al buon tessuto di salvarla da dover perdere tanto della sua lingua. Possiamo salvare più della sua lingua migliore sarà la qualità della vita.

AGGIORNAMENTO 31/05/15

La nostra cucciola è a riposo in questa bella domenica! Fluidi IV rimosso e lei sta volando solista mangiando sola! Lei deve ancora affrontare chirurgia sulle sue labbra e lingua, ma oggi lei riposa! 


AGGIORNAMENTO  01/06/2015


Caitlyn continua a recuperare dal suo calvario, ma lei è ancora ricoverato in ospedale. E' laureata da liquidi endovenosi e antibiotici al normale cibo e farmaci per via orale. Lei continua a ricevere trattamenti iperbariche per migliorare la salute del tessuto danneggiato nella sua bocca e la terapia laser freddo per promuovere la guarigione. Ha subito un piccolo intervento chirurgico sul suo labbro ieri, ma non c'è attualmente una procedura prevista per la sua lingua. Siamo ancora in attesa di vedere quanto bene il suo corpo guarirà proprio. 
Abbiamo la più grande delle speranze per questa bella ragazza! Molte grazie lo stff dedicato al veterinario Specialty Care - SC Mount Pleasant, tra cui la dottoressa Kelli Klein e dottor Henri Bianucci.

AGGIORNAMENTO 03/06/15

Caitlyn‬ appena andato per chirurgia al suo muso e labbra. Si prega di inviare energia positiva alle mani del chirurgo, Dr.Henri Bianucci di specialità veterinarie Care come si ripara il danno fisico che lei ha subito. 

AGGIORNAMENTO 04/06/15


Grazie alle sapienti mani dei veterinari DrKlein e Dr Bianucci, di veterinari Specialty Care - Caitlyn SC ha un muso ricostruito!


Fonte: Charleston Animal Society

Bernini dei 5 Stelle: "Vi spiego io la storia del canile-lager"



Ai sensi della Legge sulla stampa e dopo la pubblicazione dell'articolo: "La strana storia del canile messo alla gogna dai grillini", riceviamo la richiesta di Paolo Bernini, parlamentare di M5s, di pubblicare la sua ricostruzione dei fatti della medesima vicenda. Cosa che facciamo. Di seguito il testo che ci ha inviato Bernini.

Si è svolto un altro blitz del portavoce parlamentare Paolo Bernini coadiuvato dal Presidente di EITAL Antonio Colonna presso un rifugio canile/gattile privato di Castelbaldo in provincia di Padova.
La struttura, dal 2007, non è mai stata autorizzata ufficialmente nonostante alcune ispezioni della Asl competente non avessero rilevato alcuna problematica e nonostante anche il sindaco – che, per legge, è la massima autorità sanitaria sul territorio - fosse pienamente a conoscenza dell’esistenza del canile-gattile degli orrori.

Al suo interno oltre 100 gatti e 50 cani che la veterinaria presente al blitz, (da sottolineare che è sempre molto difficile trovare veterinari disponibili che ci mettono la faccia) nominata quindi ausiliario di polizia giudiziaria, ha definito in precarie condizioni di salute e per oltre il 40% degli animali ha previsto necessari interventi di urgente ospedalizzazione.
Nella struttura sono stati rinvenuti: cani e gatti agonizzanti, altri infestati da piaghe e parassiti, rinchiusi in container sporchi e malsani, pieni di escrementi e urine, animali affetti da malnutrizione diffusa e condizioni di tremendo abbandono. E’ stata rilevata inoltre la presenza di numerosi cadaveri di cani e gatti all’interno di 3 congelatori.

“A seguito di una dettagliata segnalazione siamo intervenuti in questa struttura che, per le sue caratteristiche e per quanto è stato riscontrato dai carabinieri e dal veterinario, non esito a definire il canile-gattile degli orrori - dichiara il parlamentare pentastellato Paolo Bernini che prosegue: “La struttura e gli animali sono stati immediatamente posti sotto sequestro preventivo, grazie alla straordinaria azione del Comandante dei Carabinieri Valerio Caridi che ringrazio in modo particolare per la sua disponibilità e per l’azione tempestiva, agendo per quanto le normative vigenti prevedono, e consentendo di cristallizzare una situazione di grave emergenza sanitaria e dai numerosi risvolti penali e non solo a carico della gestrice.

Se questo ottimo coordinamento fosse di routine, probabilmente ogni situazione critica come questa sarebbe, come dovuto, assicurata alla Giustizia. Infatti, la struttura non ha alcuna autorizzazione né del Sindaco, né Asl, è quindi una struttura abusiva di cui però tutti erano a conoscenza. Ciò che è evidente è che le autorità competenti –secondo quanto la normativa prevede - non hanno agito come dovuto, ponendo quindi in essere una serie di comportamenti evidentemente omissivi e consentendo, in tal modo, che una persona presumibilmente affetta da disturbo del “collezionista” (grave disturbo ossessivo compulsivo) agisse in modo inaccettabile, anche grazie alla compiacenza di alcuni presunti pseudo-animalisti i quali affidavano alla signora i randagi.

Questo è un tipico esempio di come una buona normativa che – seppur migliorabile, come noi stiamo facendo grazie al mio staff tecnico con cui a breve presenteremo le proposte di revisione e aggiornamento della legge 281/91 “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”- è completamente disattesa proprio da chi ha il compito di applicarla, con la compiacenza di associazioni pseudo animaliste e protezioniste.

E’ il sistema che vige in Italia e che con il mio staff abbiamo intenzione innanzi tutto di dimostrare, a fronte del Ministero della Salute che continua a negare l’esistenza di una reale emergenza per il mancato rispetto dei basilari principi di benessere animale (dagli allevamenti di maiali ai canili) e soprattutto abbiamo intenzione di smantellare per sempre, pretendendo che le buone leggi che ci sono siano applicate e che i fondi pubblici siano investiti correttamente: per la tutela degli animali, per sviscerare le collusioni a vari livelli e che consentono alla malavita organizzata di arricchirsi per la gestione di canili lager, per smascherare alcune associazioni di tutela e animaliste ( o pseudo tali) che hanno tutto l’interesse a che questa situazione di caos prosegua e che gli obiettivi della norma non siano mai raggiunti. Tutto sulla pelle degli animali.

Non abbiamo più bisogno di un certo pietismo pseudo animalista, non giova alla causa e soprattutto diventa complice di queste situazioni inaccettabili. Abbiamo bisogno di esperti, di tecnici, di veterinari e di personale professionalizzato, tutti dall’elevato senso etico e che siano in grado di gestire un fenomeno che nel nostro Paese è e rimane una “piaga maleodorante” e uno scandalo, proprio perché le norme non sono applicate e la collusione è evidente ad ogni livello. Nessuno escluso.

Gli animali del lager saranno ospitati presso strutture già localizzate ma per cui sussiste l’esigenza di affidi familiari. Molti animali, in questo momento, sono condotti presso cliniche veterinarie e avranno bisogno di terapie e di una nuova prospettiva di vita. Per questo  chiedo di far pervenire le richieste di affido che saranno adeguatamente vagliate all’email: sos.animali.5stelle@gmail.com

Paolo Bernini

Fonte: QN

venerdì 29 maggio 2015

SPIKE DEVE TROVARE UNA NUOVA CASA PRESTISSIMO



Spike è un bellissimo beagle puro nato il 25 aprile del 2008, ha appena 7 anni, ha sempre vissuto in famiglia ma ora la sua giovane padrona ha dei gravi problemi e non lo può più tenere e cerca per lui una nuova casa dove possa essere accolto come un membro della famiglia.
Spike è molto allegro e vispo come tutti i beagle, ama tantissimo le coccole e le carezze, con gli altri cani si sa adattare, quindi per lui l'ideale sarebbe una sistemazione senza altri cani o con un femmina buona, abbiamo solo 2 settimane di tempo per trovargli una nuova famiglia sennè andrà in canile, si trova in provincia di Roma, zona Castelli Romani.
verrà dato vaccinato, sterilizzato e microchippato, con controlli pre e post affido.


Canile di Lanuvio (RM)

BRICIOLA ASPETTA SEMPRE!! POSSIBILE CHE NESSUNO MI VOGLIA?????




BRICIOLA ALTRE FOTO. ciao sono Briciola, mi aiutate ad avere una nuova casetta? Sono giovane, peso solo 9 chili e sono una dolcezza. La mia attuale famiglia deve fare un grande cambiamento di vita fuori Italia e con molta sofferenza non potrà portarmi. È complicato ma mi amano e stanno cercando qualcuno che mi ami con tutto il cuore. Per info contattare Stefania Boni come tramite. 340.0087422 ore serali . Diamo un'opportunità a questa piccina....


Canile di Lanuvio (RM)

CANE ABBANDONATO NEL LETTO DI UN TORRENTE: «VENTI GIORNI SENZA CIBO E ACQUA»



Antonietta Torelli (Arca di Noè) punta il dito contro gli uffici comunali. Gli Amministratori si dicono all'oscuro di tutto: «Provvederemo»

Venti giorni senza cibo e acqua, imprigionato nel letto del torrente Jana a valle del Convento di San Matteo. Tutto questo tra l’indifferenza delle istituzioni del posto che continuano ad ignorare il dramma di un cane da caccia un po’ avanti con gli anni, e per questo, forse, abbandonato dal suo stesso padrone.

«I funzionari del settore competente – bravi a ribadire che per gli animali non ci sono soldi -  non hanno avuto nemmeno la decenza di alzare il telefono e avvisarmi». A denunciare questa triste vicenda è Antonietta Torelli, presidente dell’Associazione “Arca di Noè” di San Marco in Lamis, sodalizio impegnato nell’offrire assistenza ai tanti trovatelli a quattro zampe abbandonati sul territorio comunale.

Ieri mattina, venuta a conoscenza di quanto si stava consumando a pochi passi dal centro abitato, Antonietta si è immediatamente recata sul posto per verificare di persona le condizioni di salute del cane: «E’ impaurito, debole e disorientato per tutto quello che ha passato» spiega con rabbia Torelli, appena reduce da un confronto con gli uffici “pilateschi” di Palazzo Badiale, «che pur sapendo da tempo hanno fatto finta di niente».

Rabbia, incredulità, dolore per tanta indifferenza: «Ma quel che è ancora più doloroso è il silenzio che circonda queste creature mentre sono vive. E se ciò arriva dalla cabina di regia di Palazzo di Città la cosa è ancora più grave. Questo è l’esempio di un paese ormai abbandonato a se stesso dove impera menefreghismo e inciviltà».

Intanto Jack è ancora nel letto del torrente in secca, confortato unicamente dalle amorevoli cure del presidente dell’Arca di Noè e dei suoi affiliati: «È ancora spaventato e non si lascia avvicinare, aspettiamo che acquisti fiducia e poi lo tireremo fuori».  

E anche se i cani non si recano alle urne «una delle prime cose di cui dovrebbe occuparsi la prossima amministrazione comunale è proprio quella di difendere gli animali dalla ferocia e dalla indifferenza degli uomini. È un problema etico e di civiltà», è l’auspicio di un cibernauta particolarmente attento al mondo degli animali.

Fonte: S.Marco in Lamis.eu

giovedì 28 maggio 2015

1000 dollari ricompensa offerta per informazioni sul cane trovato con museruola registrato chiusa



L'Animal Society di Charleston ha bisogno di aiuto per trovare la persona che ha registrato il muso di un cane un nastro chiuso. Il cane, Caitlyn, è ora in condizioni critiche dopo che è stato trovato davanti alla porta di un buon samaritano con nastro isolante strettamente avvolto intorno al suo muso.

Il nastro era così stretto intorno al muso di Caitlyn che la sua lingua era incastrato tra i denti, fermando il flusso di sangue per la sua lingua. I funzionari ritengono che il nastro era in Caitlyn fino a 36-48 ore.

Il Charleston Animal Society Senior Director di cura veterinaria, Dr. Lucy Fuller, DVM, ha dichiarato: "Caitlyn è in un sacco di dolore, la sua condizione è critica, e la sua prognosi è riservata." Ha anche detto che "Gran parte della sua lingua può avere bisogno di essere rimosso chirurgicamente se il tessuto muore per la mancanza di flusso di sangue. Può essere gravemente sfigurato, o la grande quantità di tessuto morto può causare complicazioni mortali."

Trattamento per Caitlyn sarà pagato da parte del Fondo di Toby, fondo medico di Charleston Animal Society che è resa possibile solo grazie alle donazioni da parte della comunità.

"Questo è il più dannoso caso di maltrattamento di animali che abbia mai visto in tutta la mia carriera", ha detto Charleston Animal Society Direttore di Anti-Cruelty & Outreach Aldwin romana. Ha continuato, "per lasciare questo cane nel dolore, incapace di mangiare o bere e per ora lasciarla nella posizione in cui la sua vita è in gioco perché lei può perdere la sua lingua è straziante."

North Charleston Animal Control sta studiando il caso e alla ricerca di chi è responsabile. Charleston Animal Society offre un 1.000 dollari di ricompensa per informazioni che portino all'arresto e alla condanna dei responsabili. In caso di condanna di maltrattamenti di un animale, il colpevole rischia fino a 5 anni di carcere e una multa 5.000 dollari.


Joe Elmore CEO Charleston Animal Society "non non c'è nessun motivo per crudeltà contro gli animali o gli esseri umani, soprattutto di questo modo intenzionale ed efferato. Qualcuno doveva prendere il tempo di trovare o comprare il nastro isolante, poi prendere più tempo nella ricerca di questo cane innocente, adorabile al limite il muso con la sua lingua fra i denti. Queste sono lo stesso tipo di criminali che uccidono e violentano le donne, bambini e altri esseri viventi indifesi. Ci sarà tirare fuori tutte le fermate per salvare la vita di Caitlyn e trovare i colpevoli che hanno fatto questo a lei! "

AGGIORNAMENTO CLICCA QUI



Fonte: Charleston Animal Society

Ricordate la Prof che dormiva in auto per non lasciare i suoi cani? Un bel giorno...



Ricordate la Prof rimasta senza lavoro e senza soldi costretta a vivere in una vecchia auto per non lasciare i suoi cani che non erano accettati negli alloggi per indigenti?
La sua storia ha avuto una marea di clic diventando virale. Ora la bella notizia: la tenace signora inglese ha una casa vera: un bungalow che si trova nel bel mezzo di una decina di ettari di un canile-santuario per cani.

Dopo la sua richiesta di aiuto, più di 600 persone hanno generosamente donato quasi 12.000 euro per aiutare la 57enne a rimettersi in piedi, come racconta Lancionews. Grazie al buon cuore di tanta gente lei, Robbie e Cleo, salvati dalle perreras spagnole, sono al sicuro.

Mentre era seduta al centro commerciale di Canterbury (la macchina era nel parcheggio del centro) dove andava ogni giorno per utilizzare i servizi igienici, le si avvicina un uomo il signor Perry Sutton un addestratore di cani che le fa un'offerta che non si poteva rifiutare. Una nuova casa in un bungalow in mezzo a un canile di dieci ettari che si trova in Boughton-under-Blean vicino Faversham. Non solo. Lavorerà con il signor Sutton.

Hillary ha promesso che gran parte dei fondi raccolti per aiutarla saranno usati per aiutare altre persone che si trovano ancora nella stessa condizione in cui era lei. L'amore per i suoi cani alla fine l'ha ripagata alla grande.

Fonte:Il Mattino.it

RED, UN CUORE ABBANDONATO CHE VUOLE SOLO AMARE...










Red è un bellissimo meticcio di taglia media contenuta di circa 4 anni, ha un meravilgioso pelo rosso arancio e gli occhi color delle foglie in autunno, di un'espressività e dolcezza uniche.
Red è stato gettato da un apetta in corsa davanti a rifugio, con ancora il collare addosso, il suo sguardo era di pura disperazione e smarrimento, in un attimo tutto il suo mondo è crollato e il suo cuore è andato in mille pezzi...
Era insieme a due compagni di sventura, uno è stato già adottato, l'altro divide con lui il box e la solitudine.
Sono passati alcuni mesi da quel giorno e Red è riuscito ad andare avanti, ora i suoi occhi sono tornati a sorridere e a splendere, i cani hanno la meravigliosa dote di continuare sempre a fidarsi e così anche lui non ha assolutamente perso la fiducia nell'uomo, anzi, è una cagnolino dolcissimo ed affettuoso, vuole sempre le coccole e le chiede, se ti siedi vicino a lui infila il muso sotto il tuo braccio per farsi abbracciare, quando gli fai i grattini sulla schiena la sua coda ruota all'impazzata e lui è veramente felice.
Ama tantissimo andare al guinzaglio ed assaporare un soffio di libertà, all'inizio è fremente di andare ovunque, poi si calma e diventa un cagnolino ubbidiente e bravo che assapora ogni momento fuori dalla gabbia.
E' stato anche portato un giorno intero ad una fiera in mezzo a tanta gente ed è stato meraviglioso, dolcissimo e tranquillo.
Red sta rimettendo a posto il suo cuore dopo un abbandono così vigliacco ma per essere veramente felice il rifugio non è il posto giusto, soffre tanto la reclusione e ha bisogno di affetto e attenzioni, merita una casa e una famiglia che lo possano amare per sempre!
Compatibile con cani maschi e femmine.
Adottabile in tutto il centro nord con controlli pre e post affido e firma modulo d'adozione, verrà dato vaccinato, sterilizzato e microchippato.

Per Info: eleonora.curatola@hotmail.it e  alessandratucci85@gmail.com 


Canile di Lanuvio (RM)

venerdì 22 maggio 2015

Cani e gatti avvelenati a Roma, ispezione a sorpresa della Forestale



I casi di avvelenamento da lumachicida hanno provocato il panico tra i proprietari degli animali nella capitale. Anche perché una volta ingerito il veleno c'è ben poco da fare

22 maggio 2015
UNA DECINA di orribili decessi: il Corpo Forestale dello Stato ha deciso di non sottovalutare l'ondata di avvelenamenti che da alcune ultime settimane colpisce cani e gatti di Roma e stamattina, a sorpresa, ha effettuato un'ispezione con dispiego di uomini e unità cinofile nelle aree di villa Pamphili e villa Sciarra. Casi sparsi si riscontrano da anni nella Capitale, ma da qualche tempo esche letali uccidono con feroce e allarmante frequenza animali vaganti e di proprietà, soprattutto nella zona di Monteverde. Il veleno utilizzato, nella maggior parte dei casi, è il lumachicida, che non lascia speranze perché quando i sintomi si manifestano, dopo alcune ore dall'ingestione, gli organi interni sono compromessi in modo irrimediabile.

Si sospetta che l'incremento di tali gesti criminali (l'articolo 544 bis del Codice penale prevede sanzioni e carcere maltrattamento e uccisione di animali) dipenda da insofferenza verso la presenza di esemplari domestici e non, alimentata forse dalle condotte poco accorte di alcuni proprietari, e il Cfs dichiara la propria, ferma intenzione di "far luce sulla vicenda e a recuperare prove e indizi che portino alla scoperta dei responsabili".

A far scoppiare il caso è stata, nei giorni scorsi, la tragica fine di Bo, un giovane labrador meticcio che passeggiava al guinzaglio con la madre del padrone. L'esca era probabilmente nascosta in un mucchietto di croccantini per gatti sistemato sul marciapiede. Questione di attimi; la signora neppure si accorge che il cane l'ha mangiata, o anche solo leccata. Più tardi, a casa, Bo si sente male e vomita materia blu. Quando arriva al pronto soccorso veterinario non è più in grado di urinare, i reni sono perduti e non resta che sopprimerlo.

Altri episodi del genere hanno diffuso il panico fra i romani proprietari di cani e gatti, nonché i volontari che gestiscono le colonie feline. Così, dopo aver ricevuto una serie di denunce relative al sinistro fenomeno, il Cfs ha deciso di aprire un'indagine a tutto tondo. L'odierna ispezione, ancora in corso, coinvolge il Nirda-Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali, assieme a Comando Provinciale di Roma e Unità del 22 maggio 2015
UNA DECINA di orribili decessi: il Corpo Forestale dello Stato ha deciso di non sottovalutare l'ondata di avvelenamenti che da alcune ultime settimane colpisce cani e gatti di Roma e stamattina, a sorpresa, ha effettuato un'ispezione con dispiego di uomini e unità cinofile nelle aree di villa Pamphili e villa Sciarra. Casi sparsi si riscontrano da anni nella Capitale, ma da qualche tempo esche letali uccidono con feroce e allarmante frequenza animali vaganti e di proprietà, soprattutto nella zona di Monteverde. Il veleno utilizzato, nella maggior parte dei casi, è il lumachicida, che non lascia speranze perché quando i sintomi si manifestano, dopo alcune ore dall'ingestione, gli organi interni sono compromessi in modo irrimediabile.

Si sospetta che l'incremento di tali gesti criminali (l'articolo 544 bis del Codice penale prevede sanzioni e carcere maltrattamento e uccisione di animali) dipenda da insofferenza verso la presenza di esemplari domestici e non, alimentata forse dalle condotte poco accorte di alcuni proprietari, e il Cfs dichiara la propria, ferma intenzione di "far luce sulla vicenda e a recuperare prove e indizi che portino alla scoperta dei responsabili".

A far scoppiare il caso è stata, nei giorni scorsi, la tragica fine di Bo, un giovane labrador meticcio che passeggiava al guinzaglio con la madre del padrone. L'esca era probabilmente nascosta in un mucchietto di croccantini per gatti sistemato sul marciapiede. Questione di attimi; la signora neppure si accorge che il cane l'ha mangiata, o anche solo leccata. Più tardi, a casa, Bo si sente male e vomita materia blu. Quando arriva al pronto soccorso veterinario non è più in grado di urinare, i reni sono perduti e non resta che sopprimerlo.

Altri episodi del genere hanno diffuso il panico fra i romani proprietari di cani e gatti, nonché i volontari che gestiscono le colonie feline. Così, dopo aver ricevuto una serie di denunce relative al sinistro fenomeno, il Cfs ha deciso di aprire un'indagine a tutto tondo. L'odierna ispezione, ancora in corso, coinvolge il Nirda-Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali, assieme a Comando Provinciale di Roma e Unità del Nucleo Cinofilo Antiveleno della Forestale e del Parco Nazionale del Gran Sasso. Quest'ultimo, nello specifico, conta sull'esperienza del border collie Datcha e dei pastori belga malinois Dingo e Maria, allenati cercatori di sostanze tossiche. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni.


Fonte: R.it

UN CANE NON SMETTE MAI DI SOGNARE...




La nostra adorabile Brenda la prossima settimana verrà operata anche all'anca destra per la displasia, dopo aver superato benissimo il primo intervento alla sinistra, quando si sarà rimessa completamente non ci saranno più scuse, lei dovrà trovare una famiglia meravigliosa che le faccia dimenticare il suo passato e l'abbandono, che le doni la gioia che troppo a lungo le è stata negata, questi occhi magici devono essere liberi!
Lei è Brenda, chi l'ha abbandonata deve aver iniziato la sua opera di crudeltà parecchio tempo fa, disinteressandosi di lei fino a farla diventare magra da far paura, un mucchietto d'ossa dagli occhi tristi e spenti...
E' passato più di un anno da quando è arrivata, piano piano è tornata in forma, è tornata a sorridere e i suoi occhi sono più sereni, desiderosi ed avidi di quelle coccole che non deve aver mai ricevuto, Brenda è una cagnolona brava e non invadente, ma se le dedichi attenzioni allora lei non ti si allontana più, ti poggia la testa sulla mano e di guarda con gratitudine, si mette a pancia all'aria felice come un cucciolo...
Per lei cerchiamo una splendida famiglia, in grado di amarla e di farle dimenticare il brutto passato, perchè nonostante tutto è di una dolcezza disarmante, allegra e buona, adora correre e scoprire quello che la circonda, brava al guinzaglio e felice ogni volta che può uscire in passeggiata, ma non va d'accordo con gli altri cani, è un derivato cane corso di taglia medio-grande, ha all'incirca 6 anni, positiva alla leishmania ma senza sintomi, deve solo fare controlli periodici.
Le è stata diagnosticata la displasia agli arti inferiori, è già stata operata all'anca sinistra riprendendosi benissimo, a breve verrà operata alla destra, ma la gioia di vivere di Brenda è unica, non si arrende e continua a sperare in un futuro migliore!
Adottabile in tutto il centro nord con controlli pre e post affido e firma modulo d'adozione, verrò data vaccinata, miscrochippata e sterilizzata.

Per info: eleonora.curatola@hotmail.it e alessandratucci85@gmail.com


Canile di Lanuvio (RM)

SE SOLO LE PERSONE RIUSCISSERO A VEDERE LA VERA BELLEZZA DI LEONE, ALLORA LUI POTREBBE ESSERE FELICE A CASA



CI SONO CANI CHE FORSE SONO DESTINATI AD UNA VITA DA INVISIBILI, AD UNA VITA DI RECLUSIONE, AD UNA VITA DA DIMENTICATI, NONOSTANTE QUESTO NON SMETTONO DI SORRIDERE...


Leone è un bellissimo incorcio pointer-bracco dal pelo nero e lucido, ha circa 6 anni, è arrivato da noi ormai da quasi tre anni ma è ancora chiuso in box, ha messo su un po' di pancia ma la sua allegria e voglia di vivere sono rimaste sempre le stesse, lui sogna ancora, sogna di essere libero...
In questo tempo non è mai arrivata una richiesta per lui e come se fosse completamente invisibile, ma Leone è una cagnolone meraviglioso, molto buono, estremamente dolce e desideroso di coccole e mai invandente, ha un bisogno incredibile di correre ed esplorare tutto quello che lo circonda, quando lo porti fuori in passeggiata sembra rinascere dalla gioia, poter annusare l'erba, i fiori, le foglie, la terra, lo rendono semplicemente felice, felice di vivere...
Per lui non ci sarebbe gioia più grande di poter correre libero al fianco del suo padrone, per poi tornare a casa insieme, fare la pappa e addormentarsi in una cuccia calda, per molti cani questa è normalità , per Leone è il sogno più grande...
Ha bisogno di una famiglia che gli faccia conoscere l'amore, che abbia tempo da dedicargli, adottato potrà anche tornare in splendida forma velocemente.
Compatibile con le femmine, bravo al guinzaglio e con noi va anche sciolto.
Non verrà dato a cacciatori, adottabile in tutto il centro nord con controlli pre e post affido, firma modulo d'adozione e verrà dato chippato, sterilizzato e vaccinato

Per info: alessandratucci85@gmail.com  e  eleonora.curatola@hotmail.it

Canile di Lanuvio (RM)

DISOCCUPATA E SENZA CASA, VIVE IN AUTO COI SUOI CANI PER NON ABBANDONARLI



Un'insegnante di inglese di 57 anni vive da quattro mesi dentro la sua auto per non rinunciare ai suoi cani. La protagonista di questa vicenda si chiama Hillary Barrows, che dopo 8 anni in giro per l'Europa ad insegnare inglese ha deciso di tornare in Gran Bretagna, per la precisione nel Kent. La donna trascorre le prime tre settimane in affitto, ma non trovando nessun lavoro, finisce tutti i soldi e non può più pagare la retta.

 Ad Hillary viene offerto un alloggio di emergenza dove però non sono ammessi i cani. La 57enne non se la sente di abbandonare Robbie e Cloe, due cagnoloni salvati in Spagna qualche anno prima e decide di vivere nella sua Alfa, all'interno del parcheggio Asda di Canterbury. I parenti della donna sono tutti lontanissimi; la mamma 89enne si trova a Vancouver, in Canada, mentre il resto della sua famiglia è emigrato in Nuova Zelanda.

"Io voglio un posto in cui posso stare con i miei cani", dice la stessa Hillary al Daily Mail, raccontando come alcuni 'angeli' la aiutino ad andare avanti: "Il personale Asda mi dà l'acqua calda e qualcosa da mangiare, mentre ogni settimana vengono dei volontari a controllare la salute dei Robbie e Cloe". Ma la vita non è facile: "A volte non mangio per due giorni per nutrire i miei cani, posso permettermi una doccia a settimana nel bagno pubblico a gettoni. Nessuno ti dà lavoro se sa che abiti in macchina, ma non posso affittare un appartamento perché non posso pagare la caparra e non ho un garante". Una situazione difficile, con le autorità che si muovono a rilento: "Ho chiesto il sussidio per l'abitazione e mi è stato detto di aspettare altri tre mesi - conclude Hillary - il mio unico desiderio è avere un lavoro e una casa sicura per me e i miei cani. La notte non riesco più a dormire".

Fonte:Leggo

giovedì 21 maggio 2015

E MI HANNO LASCIATO QUI...


DOBBIAMO INSISTERE CON OTZI FINCHE' NON TROVERA' UNA MERAVIGLIOSA FAMIGLIA!
Io sono Otzi, così mi chiamava la mia famiglia, mi hanno preso che ero un cucciolo, mi hanno coccolato, amato, viziato, giocavo al parco, dormivo nella cuccia, la mia vita era perfetta, così sono passati gli anni...
Un giorno siamo andati a fare una passeggiata, siamo arrivati in un posto dove c'erano tanti cani, io scodinzolavo felice, poi hanno dato il mio guinzaglio a dei signori e si sono allontanati senza voltarsi... 
Io continuavo a scodinzolare, tanto sarebbero tornati subito, intanto queste persone mi riempivano di carezze e mi hanno accompagnato in un posto chiuso con una rete, forse era lì che li dovevo aspettare...
Ho aspettato ma loro non tornavano, allora ho iniziato a saltare, a saltare sempre più in alto, così appena tornavano mi vedevano subito e saremmo tornati a casa insieme...
Ho saltato per tanto tempo, ho abbaiato chiamandoli, ogni persona che vedevo pensavo fossero loro, ma non li ho più visti, è passato un po' di tempo e ora ho smesso di aspettare, ho smesso di saltare..."

Otzi è un cagnolino strepitoso, meticcio di taglia media, derivato terrier, ha circa 7 anni tutti passati in famiglia fino a qualche mese fa, è stato portato in canile dai suoi padroni, dopo il primo periodo di smarrimento Otzi ora è più sereno e ha tirato fuori il suo splendido carattere, è sempre allegro e vivace, i suoi anni non li sente proprio, anzi si dimostra un cucciolone che ama correre e giocare, adora le coccole ed è affettuosissimo, compatibile con le femmine, bravo al guinzaglio ma molto vivace, deve trovare subito una famiglia che sia per sempre.
Adottabile in tutto il centro nord con controlli pre e post affido e firma modulo d'adozione, verrà dato vaccinato, sterilizzato e microchippato.
Canile di Lanuvio (RM)

Olbia, salvato un cane abbandonato in un cortile



Un labrador lasciato da solo da 20 giorni è stato assistito dai vicini e dalle guardie zoofile. Poi l'intervento della polizia locale

Un cane Labrador è stato liberato il 21 maggio dalla polizia locale e dalle guardie ecozoofile dopo una ventina di giorni di "prigionia" in un cortile nel quale era stato lasciato dai proprietari. Il fatto è accaduto in un'abitazione di Olbiamare, tra via Ungaretti e via Vittorini. Se l'animale è vivo lo deve all'interessamento dei vicini che lo hanno nutrito per tutto questo tempo e, da una decina di giorni, dall'opera delle guardie zoofile dell'Ages.
Il 21 maggio però la polizia locale, dopo aver chiesto il permesso del magistrato, ha deciso di intervenire nella proprietà privata liberando

il povero animale, divorato dalle zecche e costretto a vivere in mezzo ai suoi escrementi. Il cane è stato affidato temporaneamente a uno dei vicini; il proprietario (che gli uomini del comandante Gianni Serra stanno cercando di rintracciare) sarà denunciato per maltrattamento di animali.

Fonte: La Nuova Sardegna



Cani: comportamenti e significati



I significati dei comportamenti dei cani. La comunicazione inizia con la comprensione. Se vogliamo costruire un rapporto migliore con il nostrocane, dobbiamo iniziare a lavorare per capire il significato e le cause che si celano dietro alcuni dei suoi comportamenti più comuni. Attraverso questa guida cercheremo di capire insieme cosa esattamente significhi un abbaio o un qualsiasi altro gesto del nostro amato cagnolino.

Poiché i cani sudano attraverso le loro zampe, la maggior parte del loro calore corporeo viene espulso attraverso la loro bocca quando essi ansimano. E 'il loro principale mezzo di regolazione della temperatura corporea.
Se un cane abbaia poi, occorre tener presente che in natura, i cani abbaiano per sollevare un allarme ai primi segni di un possibile pericolo o per annunciare un nuovo arrivo. L'abbaio è il più importante mezzo di comunicazione canina.

Proprio come un bambino che cresce, il nostro cane ha voglia di masticare i suoi giocattoli o altri oggetti per alleviare il dolore della nascita di nuovi dentini. Se il nostro cane è già cresciuto, può anche capitare che tornando a casa troveremo i nostri cuscini del divano o il nostro paio di scarpe preferito ridotto a brandelli. Questo non avviene perché adorano il gusto di queste cose. Il cagnolino potrebbe in questo modo mostrare segni di ansia da separazione o di ansia in generale.
Scavare è un'attività istintuale, scritta nel profondo del DNA di un cane; è particolarmente forte in alcuni tipi di razze (come i terrier) rispetto ad altre. Cani in branchi naturali scaveranno per nascondere il cibo o per scoprire il cibo come piccoli roditori. Una tana scavata nella terra fredda può anche fornire riparo dal calore.

Anche se può sembrare un comportamento giocoso, o un saluto entusiasta, saltare in aria è un segno che il nostro cane sta tentando di affermare il suo dominio su di noi. Se lo incoraggiamo a saltare con affetto, in realtà stiamo rafforzando questo comportamento. Mordere poi, solitamente viene fatto dal cagnolino per comunicare il suo attuale stato d'animo (aggressività, paura o nervosismo, ad esempio). Occorre tener presente poi un altro punto fondamentale e cioè la cosiddetta ansia da separazione. I cani vivono e viaggiano in branco, quindi è naturale per loro sentirsi ansiosi quando sono separati dalle loro compagnie. Proviamo a portare il nostro cagnolino a fare una bella,lunga passeggiata prima di lasciarlo solo in casa. In questo modo si riposerà e il riposo calmerà la sua ansia.

Una volta capiti questi comportamenti, saremo sicuramente meglio attrezzati per riconoscere quando le esigenze del nostro piccolino non sono rispettate! Quando infatto accade una cosa del genere il cane sarà insoddisfatto, e tanti comportamenti indesiderati inizieranno ad emergere. Esercizio, Disciplina, e poi Affetto, sono le parole chiave di cui tener conto quando abbiamo a che fare con i nostri cari Amici cagnolini.

Cane: come prevenire i colpi di calore



Magari a qualcuno può sembrare strano, ma l'ipertermia ovvero l' aumento eccessivo della temperatura corporea, comunemente nota come "colpo di calore" può colpire anche i nostri amici a quattro zampe, soprattutto quelli che vivono all'aria aperta, quindi nei giardini o comunque in luoghi non al riparo dal sole e dall'afa che durante la stagione estiva tende a raggiungere livelli altissimi.
Purtroppo a differenza degli umani, il cane non ha la possibilità di farci capire che sta soffrendo o che sta male per il troppo caldo, quindi resta a noi il difficile compito di interpretare il suo malessere.
Con questa guida, su come prevenire i colpi di calore, cercherò appunto di fornirvi alcuni suggerimenti per mettere in atto una strategia preventiva e riparativa.

I cani maggiormente a rischio sono quelli ancora cuccioli, quelli più anziani, quelli in sovrappeso, quelli che non sono abituati all'esercizio fisico e quelli che soffrono già di alcune patologie croniche, come ad esempio i disturbi respiratori. Ciò non significa che tutti gli altri possono tranquillamente restare sotto il sole o in ambienti particolarmente afosi, ma soltanto che con questi appena citati bisogna prestare particolare attenzione in quanto il rischio che il colpo di calore diventi mortale è alto. 
Bisogna tener conto che la temperatura di un cane è di 40-43 gradi, quindi anche se fuori ce ne sono 30° con un tasso molto alto di umidità, il corpo avverte una temperatura di 40°; pertanto il cane si indebolisce e può avere un collasso, fino ad arrivare al coma.
Nei casi più gravi, il cane può anche morire!

SINTOMI
È bene sapere che a differenza degli uomini, i cani anche se esposti al sole non sudano la pelle, ma ansimano e sudano solo il naso e lezampe. Ciò significa che non potendo espellere il calore accumulato, la temperatura del corpo tende a salire, fino a provocare dei danni al sistema cellulare e agli organi. Se non si interviente in tempo, tali danni possono essere irreversibili. 
Come fare per capire quando il nostro cane sta davvero male? Ecco quindi un elenco di sintomi che ci devono far preoccupare:
1. Il cane affanna faticosamente;
2. Si pone in posizione supina e non risponde ai nostri comandi;
3. Le mucose della bocca sono secche;
4. Le gengive e gli occhi sono particolarmente arrossati;
5. La salivazione è molto densa;
6. Infine il cane sviene o sembra disorientato.
Con questi segni evidenti, bisogna intevenire immediatamente.

COSA FARE?
Per prima cosa bisogna allontanare il cane dal luogo di calore e spostarlo al riparo dal caldo in un posto fresco ma non freddo; misurargli la temperatura rettale e verificare che essa non superi i 40°. Se così fosse, allora è opportuno rinfrescare il corpo del cane con impacchi di acqua e aceto, in quanto questi 2 liquidi hanno la caratteristica di attirare il calore in eccesso, oppure in mancanza, solo acqua fresca, soprattutto le zampe. Rimisurare ancora la temperatura per vedere se essa scende al di sotto dei 39°. A questo punto potete smettere di raffreddare il suo corpo. Fate bere al vostro animale un po' d'acqua ma senza forzarlo ad aprire la bocca, se non vuole. 
Infine, portate il vostro cane da un veterinario per assicurarvi che non vi siano stati ulteriori danni.

Tuttavia con un po' di buon senso e attenzione è possibile evitare che ciò accada. 
È necessario non lasciare mai il cane in auto con i finestrini chiusi, per troppo tempo; non lasciarlo in giardino sotto il sole senza alcuna possibilità di riparo; evitate di farlo stancare troppo quando fa eccessivamente caldo; fornitegli sempre una o più ciotole d'acqua fresca nelle vicinanza della sua cuccia. In ogni caso evitate assolutamente il ghiaccio o di esporlo ad aria condizionata o correnti fredde, perché potreste causargli uno shock ancora più grave.



mercoledì 20 maggio 2015

Cani fiuta-sangue al servizio degli inquirenti, vita dura per i killer



Mettete insieme il fiuto raffinato di Hercùle Poirot e l'intuito istrionico di un Philippe Marlowe in stato di grazia e ancora non avreste ottenuto il detective perfetto. Con buona pace di nostalgici e appassionati del genere letterario, oggi sulla scene del crimine i protagonisti non fumano sigari e non hanno passati burrascosi da annegare nel whiskey. Da qualche anno a questa parte, infatti, anche in Italia, le soluzioni dei casi di cronaca che riempiono le pagine della cronaca, passano dal fiuto sì, ma quello canino. Bo, Emma, Holly e Kessi sono i nomi dei quattro cani che l'Hbddo (Human Blood Detection Dog), azienda di Rosignano, in provincia di Livorno, mette a disposizione degli investigatori per rintracciare tracce di sangue sulla scena del crimine.

Quelli di Melania Rea, Denise Pipitone, Yara Gambirasio e Roberta Ragusa sono solo alcuni dei casi nei quali i cani addestrati dalla Hbdd hanno contribuito in maniera fondamentale a orientare le indagini. "Siamo nati nel 2007 -spiega all'Adnkronos Vincenzo Scavongelli che, assieme a Giacomo Micheli addestra e conduce i cani della Hbdd- e dall'anno successivo abbiamo iniziato la nostra collaborazione con il Reparto Investigazioni Scientifiche (Ris) dei Carabinieri". Una volta superate le prime "necessità addestrative", la collaborazione è decollata, "al punto che oggi abbiamo un numero di interventi all'anno che oscilla tra i sei e i dodici, richiesti in tutta Italia e che possono durare anche diversi giorni".

Una novità assoluta, ai tempi, per Italia che rispetto ad altri Paesi "non ha ancora sviluppato del tutto una 'cultura' sull'utilizzo del cane nel settore del Bpa (Blood Pattern analysis): "Basti pensare che in America il loro impiego risale addirittura ai primi anni '70". Il nostro primo intervento, ricorda Scavongelli, "riguardava un presunto omicidio in un capannone. In quella circostanza, nonostante fossero passati sette anni dai fatti, il cane dimostrò interesse particolare per un punto preciso": segnali che non sempre arrivano da manifestazioni dirette, ma che è in grado di leggere "solo l'occhio attento del conduttore".

Una sensibilità olfattiva sorprendente, quella dei cani, che "è in grado di individuare anche tracce di sangue combusto o presente su indumenti lavati a 90 gradi con la candeggina", continua Scavongelli. In condizioni di laboratorio, i cani della Hbdd, "hanno dimostrato di poter trovare anche tracce minime, fino a 320 microlitri, racchiusi in un contenitore e presentati insieme ad altri elementi di disturbo", mentre la validazione scientifica dei risultati ottenuti dal cane, "in uno specifico frangente, oscillano tra il 66 e il 93,75%".

Questa forbice, spiega l'addestratore della Hbdd, dipende dal contesto: "non si può certo parlare di infallibilità dei cani, visto che sono esseri viventi e, quindi, sottoposti a margini d'errore". Il cane, tra l'altro, "in condizioni psicofisiche ottimali, è anche in grado distinguere tra sangue animale e umano", ma i risultati dipendono sempre da fattori ambientali come la temperatura (mai sotto lo 0 e mai sopra i 32 gradi centigradi) e il tasso di umidità "che influisce sulla diffusione degli odori nell'aria".

L'attività principale svolta dai cani del Hbdd, è quella della cosidetta "bonifica dell'area", la ricerca cioè di tracce disperse, ad esempio, in uno scenario ampio, nel quale l'animale riesce a individuare residui anche minimi di sangue in tempi molto ridotti. Come nel caso dell'agricoltore Fabio Lorenzon, ucciso nel 2009 a Fiumicino: "in quel frangente -spiega Scavongelli- uno dei nostri cani riuscì a individuare l'arma del delitto situata all'interno di un cespuglio".

Per preparare un cane, in ogni caso "occorrono tra i 16 e 18 mesi", nei quali, attraverso il gioco e il meccanismo del 'rinforzo positivo', "si insegna loro a superare ostacoli naturali e artificiali di qualsiasi tipo".

A disposizione degli inquirenti, oggi la società di Rosignano mette il fiuto di quattro cani di razze diverse: "Bo è un bracco tedesco, Holly uno springer spaniel, Emma un meticcio tra segugio di Hannover e spinone italiano e Kessi un meticcio di pastore tedesco", spiega l'addestratore, ma "tutti i cani potenzialmente hanno le abilità necessarie", fermo restando che i cani tradizionalmente usati per la caccia "partono ovviamente da una posizione di vantaggio". Lo scenario, conclude Scavongelli, è in continua evoluzione, al punto che "oggi ci troviamo a lavorare in 'squadra' con velivoli, cavalli e in alcuni casi perfino con i droni".

Fonte: adnkronos

Carne di cane: il commercio dell’orrore deve finire


Ogni anno decine di migliaia di cani vengono ammassati in gabbie troppo piccole  per contenerli e trasportati in condizioni terribili dalla Thailandia al Vietnam nel nome del commercio della loro carne.  Creature disidratate, affamate, stressate, costrette a viaggiare in condizioni di aberrante sovrappopolamento per andare a morire in un macello: per loro è la petizione aperta su firmiamo.it, una raccolta firme importante che si appella ai leader politici, agli enti, alle associazioni e ai singoli cittadini.

Cani adulti, piccoli cuccioli: nessuno è escluso dalla mercificazione della vita in nome del profitto, soprattutto i cani da compagnia che, essendo più mansueti, sono più facili di catturare. La morte nel macello è solo l’ultimo tassello di un viaggio terribile: ammassati nei camion per giorni e giorni, molti animali muoiono prima di giungere a destinazione per soffocamento, per compressione o per i morsi che, sotto forte stress, arrivano a darsi l’uno l’altro. Quelli che sopravvivono invece, aspettano rinchiusi in ambienti piccolissimi quella che sarà la loro morte nelle camere di tortura. Qui, con un meccanismo simile a quello della catena di montaggio, vengono sistematicamente picchiati, scuoiati o bolliti vivi, a volte decapitati. Queste torture non sono inflitte a caso, ma sono dettate da una barbara credenza popolare secondo la quale lo stress e la paura rilasciano nel corpo dell’adrenalina che va ad ammorbidire la carne rendendola più tenera al palato. Insomma: un animale che muore sotto atroci torture è più buono da mangiare.



La carne di cane viene quindi messa in vendita tra il Vietnam e la Cina, Paesi dove averla nei menù è da sempre un fatto culturale; la loro pelle invece, può essere utilizzata per inserti in pelliccia da poco prezzo che molti occidentali indossano senza alcuna consapevolezza sulla provenienza.  La petizione aperta su Firmiamo.it chiede che non si faccia finta che questa tragica situazione non esista e chiama a raccolta leader politici, enti, associazioni e singoli cittadini affinché tutti facciano la loro parte per cambiare questa grave situazione, rompendo il silenzio che l’avvolge. Per dare il proprio contributo alla causa,basta cliccare su “firma”.